Le Vasche di Maccarese continuano a stupire: avvistato un Pagliarolo!
L’Oasi WWF Vasche di Maccarese continua ad appassionare e suscitare emozione. Qualche settimana fa è stata infatti avvistata una specie molto rara, un Pagliarolo.
Una volta questa specie, spiega Riccardo Di Giuseppe, Naturalista e Responsabile Oasi, anche in Italia era nidificante, ora purtroppo il suo areale scompare verso nord est e attualmente interessa, con sensibili e provati decrementi, alcuni paesi come la Lituania, l’Ucraina, l’Ungheria e la Siberia Occidentale.
Nel nostro paese è considerato raro migratore regolare, specie particolarmente esigente nella scelta dell’habitat. Per tentare infatti di ascoltarlo, dati i suoi comportamenti elusivi, va ricercato nei pochi ambienti idonei rimasti, paludi poco profonde con vegetazione igrofila di media altezza priva di componenti arbustive.
L’Oasi WWF Vasche di Maccarese con i suoi 30 ettari rappresenta una zona umida ideale.
Da quando è diventata un Oasi – prosegue Di Giuseppe – gli avvistamenti di specie rare sono cresciuti anche perché gli operatori WWF regolano e controllano la profondità delle cinque vasche con un sistema di paratoie creando micro ambienti differenti e tutto questo per incentivare l’utilizzo degli invasi da parte di specie con esigenze ecologiche diverse e quindi favorire la biodiversità; in poche ore e in alcuni momenti dell’anno si possono infatti contare oltre 50 specie differenti.
Il canto del Pagliarolo è composto da brevi note modulate, intercalate da sonori trrrr usati anche come allarme che lo rendono riconoscibile dai suoi congeneri.
Sono stati questi richiami di eccitazione a suscitare l’attenzione durante lo svolgersi di un’escursione alle Vasche dell’ornitologo Roberto Scrocca, che racconta: “I versi sconosciuti, l’ambiente formato da canneto ha indirizzato la ricerca sul genere Acrocephalus; scartate alcune specie delle quali ne conoscevo le vocalizzazioni ho provato a lanciare il canto del Pagliarolo e la risposta è stata immediata; non solo, oltre il canto da diverse direzioni sono stati emessi i trrrr eccitati di minimo 2 individui”.
L’utilizzo poi di un cannocchiale ha portato all’avvistamento all’interno del canneto.
Assistevano alle fasi finali di questo contatto, un nutrito gruppo di visitatori del sito che vivevano così, in anteprima della loro vita di birdwatcher, le intense emozioni che possono essere trasmesse dall’avvistamento estemporaneo di una specie rara!