Il mistero dei gatti
Ogni anno in Italia spariscono un altissimo numero di gatti: alcune stime parlano addirittura di cifre intorno ai 60.000 esemplari l’anno. Ma che fine fanno? A quanto pare, visti i molteplici annunci di smarrimento, questo sta diventando un fenomeno preoccupante anche nel Comune di Fiumicino. Sono diverse le ipotesi che portano alla sparizione dei nostri amici pelosi: alcuni di questi animali vengono rubati, ma la cosa più agghiacciante è che molti altri vengono uccisi e mangiati.
Spesso i gatti definiti “di razza pregiata” vengono rapiti per farli riprodurre: tra loro a farla da padrone sono le razze classiche quali Persiani e Siamesi . Molti altri invece sono quelli uccisi: alcuni durante le battute di caccia perché scambiati per selvaggina, altri per diventare cibo da tavola di persone senza scrupoli, e altri ancora, specialmente se di colore nero, perché utilizzati nei riti satanici o perché considerati “portatori di mala sorte”.
Dando un’occhiata su internet non mancano poi forum dedicati al tema, dove vengono raccontate vicende ed episodi vissuti in prima persona dagli utenti: tra verità e leggende metropolitane si dà la colpa nella maggior parte dei casi a ristoratori extracomunitari che commissionerebbero gli animali per poi servirli nei propri ristoranti, anche se la pratica di mangiare gatti sembra ancora diffusa in alcune regioni italiane. Una barbara abitudine, quest’ultima, che forse avrebbe potuto trovare una minima giustificazione nel dopoguerra quando si moriva per fame, ma di certo non ora. Le stime mostrano un quadro sconfortante: in Italia ogni anno vengono uccisi circa 7.000 gatti per essere mangiati.
Ci sono poi però anche i gatti che spontaneamente si allontanano da casa, facendo cosi preoccupare i propri padroni. Tra le cause più frequenti dell’allontanamento di un esemplare maschio c’è sicuramente l’amore, anche se ci sono gatti che decidono di cambiare spontaneamente il proprio domicilio nel momento in cui si verificano cambiamenti che infastidiscono l’animale: in questi casi si può dire che è il gatto a scegliere la propria casa, oltre che il padrone! C’è inoltre chi vocifera che molti gatti vengano predati dalle volpi presenti sul nostro territorio; sfato subito l’arcano mistero: le volpi in realtà non sono una minaccia per i nostri gatti, sia perché hanno dimensioni simili ai nostri felini, e sia perché questi ultimi sanno ben difendersi con denti e unghie affilate. Anche dalla letteratura non si hanno testimonianze del contatto tra le due specie, a dimostrare che i loro incontri si svolgono pacificamente.
È auspicabile che il prima possibile qualcuno inizi ad indagare su questo problema, e si porti avanti una politica di tutela verso questi felini; si ricorda inoltre che il maltrattamento e l’uccisione di animali da affezione è un atto disumano e illegale che può essere punito con la reclusione. Ora la cosa certa da fare è una sola: vigiliamo attentamente sui nostri amici felini.
(di Riccardo di Giuseppe, Naturalista – Resp. Oasi WWF del Litorale Romano)