GLI ORTI DI MACCARESE
Di recente si è sentito parlare sempre più spesso dai media dell’esigenza da parte delle persone di realizzare un orto per la produzione di ortaggi; chi vive in città è disposto perfino ad “adottare” piccoli pezzetti di terra per concretizzare questo sogno.
Tutto questo permette un risparmio economico, assicura la qualità del cibo e soprattutto garantisce l’attenzione per l’ambiente.
Esperienze come queste pubblicizzate ora, esistono altrove da tempo; per esempio, nel territorio di Maccarese, area agricola già a partire dagli inizi dell’900, la tendenza di coltivare l’orto a casa è cosa diffusa e ormai radicata. In ogni centro agricolo la maggior parte delle famiglie infatti possiede o ha posseduto un “fazzoletto verde”, dove coltivare ciò di cui ha bisogno: pomodori, peperoni, zucchine, melanzane ecc.
Si coltivano da sempre, sull’onda di quelli che furono gli orti di guerra; dopo i tempi duri del dopoguerra, per i nostri nonni, gli orti hanno rappresentato un aiuto fondamentale e concreto per il sostentamento dell’intera famiglia. L’aspetto speciale è che questi orti oggi, vengono presi in eredità dalle nuove generazioni, e sempre più giovani sono affascinati e si avvicinano a questo mondo.
La realizzazione dell’orto richiede piccoli spazi e pochissime risorse economiche e allo stesso tempo, fornendo generi di prima qualità, rappresenta l’alternativa al consumo di prodotti pronti e già confezionati; inoltre fornisce un valido spunto di riflessione contro il consumismo, valorizzando peraltro la tutela dell’ambiente che ci circonda.
Oggi gli orti sono dei veri e propri laboratori all’aria aperta, delle palestre di vita dove soprattutto bambini e ragazzi possono imparare a prendersi cura della terra, dove si possono apprendere i tempi e i cicli della natura, imparando ad avere un comportamento più rispettoso nei confronti di essa.
( di Dott. Nat. Riccardo Di Giuseppe, Presidente Associazione Naturalistica “Programma Natura” ).