A Fiumicino è possibile un agricoltura multifunzionale?
La funzione primaria dell’agricoltura è stata da sempre quella della produzione di beni vegetali e animali. Attualmente, però, all’agricoltura sono state riconosciute tantissimi altri ruoli. Non solo funzione produttiva, ma anche ambientale, quella turistico-ricreativa e sportiva, quella di conservazione della tradizione rurale e soprattutto sociale: funzione didattica, funzione terapeutico-riabilitativa ed un occupazione per persone emarginate e discriminate dalla società. Per quanto riguarda la funzione ambientale l’agricoltura può avere tanto un impatto positivo che negativo sull’ambiente; benefici diretti sull’ambiente e sul territorio come la preservazione e il ripristino di habitat naturali minacciati, l’aumento della biodiversità animale e vegetale, la salvaguardia del patrimonio paesaggistico, la difesa contro il rischio idrogeologico. Le tecniche agricole devono però limitare gli impatti negativi attraverso un uso sostenibile delle risorse impiegate e la diminuzione delle fonti di inquinamento come diserbanti e pesticidi; metodi di coltivazione non conformi possono avere conseguenze disastrose per l’ambiente naturale e dannose per le persone. L’agriturismo ad esempio è stata una delle prime esperienze di multifunzionalità in agricoltura; i turisti e gli ospiti possono vivere infatti le realtà rurali, possono mangiare prodotti biologici e tipici del territorio, possono svolgere attività ricreative, culturali e sportive. La funzione storico-culturale dell’agricoltura è certamente la realizzazione di musei della civiltà contadina dove possono essere raccolti oggetti, testimonianze e tradizioni del mondo contadino. Nella funzione didattica dell’agricoltura, invece, rientrano le iniziative che hanno come obbiettivo l’avvicinamento delle scolaresche ai processi biologici ed alle modalità con cui vengono prodotti gli alimenti. Rientrano in questo sfera le fattorie didattiche, laboratori di biologia all’aperto, orti scolastici e seminari di divulgazione scientifica sulla coltivazione di piante e sull’allevamento degli animali. La funzione sociale dell’agricoltura, sta suscitando un interesse crescente. Basti pensare alla funzione terapeutica e riabilitativa, di cui possono beneficiare persone svantaggiate dal punto di vista fisico, psichico, mentale e lavorativo. Le attività agricole possono essere finalizzate all’inserimento lavorativo per quelle persone che devono affrontare un reinserimento sociale. La multifunzionalità quindi non è altro che la diversificazione delle funzioni svolte dall’imprenditore agricolo: produttiva, ambientale, paesaggista, ricreativa, educativa, culturale ovvero la capacità del settore primario di produrre beni e servizi secondari di varia natura insieme a prodotti destinati all’alimentazione umana. L’agricoltura può diventa un “compagno” prezioso della scuola, cosi da arricchire l’offerta formativa, con metodologia toccare con mano ed esperienze “sul campo”; il ruolo sociale delle attività agricole possono diventare fondamentali per i servizi sociali del territorio, dall’altra una possibilità per le aziende agricole di diversificare le proprie fonti di guadagno. Naturalmente i costi della produzione di questi beni e servizi che sono d’interesse pubblico, non possono e non devono cadere sui bilanci delle singole imprese agricole; deve essere in questo caso la collettività, attraverso politiche pubbliche adeguate, a garantire un’adeguata remunerazione all’agricoltore.
di Riccardo Di Giuseppe – Responsabile Oasi WWF di Macchiagrande